Il Contratto, valido fino al 31 dicembre 2026, prevede “una tantum” a luglio e a ottobre di 100 euro. Il presidente Tassone: “Raggiunto un giusto equilibrio alle esigenze delle parti”.

Il 18 luglio scorso è stato sottoscritto un accordo tra Assipan Confcommercio, l’Associazione Italiana Panificatori e affini, con l’assistenza del Settore Lavoro di Confcommercio, e Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil per il rinnovo del CCNL per il personale dipendente da aziende di panificazione, per attività collaterali e complementari e negozi di vendita al minuto di pane, generi alimentari e vari.

L’accordo, con validità fino al 31 dicembre 2026, prevede un aumento a regime di 183 euro al livello A2 per i Panifici ad indirizzo Artigianale e di 280 euro lordi mensili sul livello 3B per i panifici industriali, da riparametrare sugli altri livelli di inquadramento, da intendersi come incremento della paga base comprensivi degli adeguamenti già sottoscritti con apposito accordo del 13 gennaio 2024. In aggiunta è stato riconosciuto un contributo “una tantum” a completamento del periodo di carenza contrattuale, di 100 euro, suddiviso in due tranche di uguale importo a luglio 2024 e ottobre 2024.

Il presidente di Assipan Confcommercio, Antonio Tassone, ha commentato così l’accordo raggiunto: “Sin dall’avvio della trattativa la nostra Federazione si era detta ferma sostenitrice del contratto unico di settore. Così è stato ed è ben sancito proprio nell’incipit del testo. Oggi salutiamo con soddisfazione la firma del CCNL congiuntamente ad Assopanificatori Fiesa-Confersercenti. È stata una trattativa dura e a tratti spigolosa dove però a prevalso il buon senso e la voglia di dare un giusto equilibrio alle esigenze delle parti. Non possiamo nascondere che le dinamiche del tavolo sono state influenzate, soprattutto nella parte salariale, anche da altre negoziazioni ed è doveroso sottolineare che l’articolato nel suo complesso tutela le nostre imprese con un notevole risparmio sull’impatto complessivo degli aumenti a regime sino alla scadenza del 31.12.26. Oltre a poter vantare una estensione delle causali dei tempi determinati, ed all’allargamento per gli Artigiani a 112 ore di flessibilità, anche per quelle lavorate la domenica, con una maggiorazione agevolata al 30% anziché al 75%, non si può certo non sottolineare la costituzione di una commissione che nei prossimi mesi affronterà l’aggiornamento del mansionario adeguandolo al moderno contesto della panificazione italiana, nonché la scelta coraggiosa di aprire la riflessione sugli istituti delle maggiorazioni che rispetto ad altri CCNL sono altamente ed ingiustificatamente penalizzanti per la categoria”.