L’uovo “vintage” dell’assessore Catellani

Con il consueto distacco, l’assessore Catellani, nel commentare i recenti fatti di Palazzo Allende, esibisce un distinguo sociale tra uova davvero originale.

Il richiamo, invero un po’ astioso, alla protesta dei commercianti contro la famigerata “settimana Santel”, l’iniziativa antitraffico promossa da un mai rimpianto assessore ambientalista, passato alla storia cittadina per essere stato multato per divieto di sosta in piena area pedonale, pare evidentemente fuori luogo oltre che fuori tempo massimo. E’ vero le uova ad alcuni possono risultare indigeste, ma sei anni e mezzo, tanto il tempo trascorso dai fatti citati dall’avvocato Catellani, dovrebbero essere sufficienti anche agli stomaci più delicati; anche perché, giusto per cercare (trovandolo) il pelo nell’uovo, giova precisare che l’unico lanciato in quell’occasione andò spiaccicarsi contro una colonna del palazzo municipale ad una manciata di centimetri dalla mia testa.

A essere ancor più sottili, giocherebbe inoltre a favore dei commercianti la presunzione di innocenza, essendo rimasto ignoto l’autore del gesto, consumatosi tra una folla di circa un migliaio di persone, tra le quali semplici cittadini, curiosi e qualche, inevitabile, casinaro.

A cosa serva ora una polemica ad efficacia retroattiva resta un mistero. Da chiunque provengano, gli atti di inciviltà vanno condannati senza mezzi termini, ma anche senza vani doppiopesismi il cui unico risultato è quello di scaldare ulteriormente gli animi.

Da un pubblico amministratore è il minimo che ci si aspetta.

Paolo Pignoli (Presidente Comitato Cittadino di Confcommercio Reggio Emilia)