Confcommercio rilancia la videosorveglianza per la sicurezza delle imprese commerciali

Furti e rapine, ce lo ricordano le cronache locali, continuano a colpire cittadini e imprese reggiani. Proprio per questo Confcommercio Reggio Emilia sarà impegnata a dare attuazione sul nostro territorio al Protocollo d’Intesa firmato a Roma dal Presidente Confederale Carlo Sangalli col Ministro dell’interno Roberto Maroni.

 

Il Protocollo d’Intesa consentirà di migliorare la sicurezza nel settore degli esercizi commerciali attraverso lo strumento della videosorveglianza, che permette di vedere in tempo reale quello che accade ed è lo strumento più avanzato non solo per prendere i rapinatori, ma per evitare la rapina stessa.

“Questo protocollo d’intesa – spiega Donatella Prampolini Manzini, Presidente di Confcommercio Reggio Emilia – rappresenta un ulteriore passo avanti per assicurare una maggiore prevenzione del territorio, tutelare le nostre attività commerciali e consentire agli operatori commerciali di svolgere più serenamente il proprio lavoro”. “Grazie al sistema di video allarme antirapina, che il commerciante può attivare con la semplice pressione su un pulsante – aggiunge la Presidente – le centrali e le sale operative delle forze di polizia potranno seguire in tempo reale quanto avviene nel locale”. “Questo accordo – ha aggiunto Donatella Prampolini Manzini – testimonia l’impegno da parte delle istituzioni, delle forze dell’ordine e delle associazioni di categoria per creare condizioni di maggior sicurezza e di legalità. Perché sulla criminalità diffusa, che non va assolutamente sottovalutata, ciascuno, tenendo conto di ruolo e competenze, deve fare la propria parte. Rimaniamo, infatti, fermamente contrari alla giustizia ‘fai da te’, perché la risposta a questi problemi deve essere data in maniera organica, efficace, strutturata da chi è preposto a prevenire e reprimere i fenomeni criminali”.

“Sicurezza e legalità – ha concluso la Presidente della Confcommercio reggiana – restano pertanto obiettivi prioritari da raggiungere perché prerequisiti di una democrazia compiuta, di una democrazia moderna, e se mancano non ci può essere né crescita duratura, né tanto meno sviluppo”.