Il testo della manovra correttiva continua a subire gli ultimi ritocchi. Sintesi di tutte le principali misure in via di definizione

Con un’inedita prassi, il premier Silvio Berlusconi ha atteso tutta la giornata di ieri che il presidente Giorgio Napolitano esaminasse il testo della manovra economica e avanzasse le sue osservazioni che sono poi sono state accettate integralmente – a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi – dal Governo. Dopo il colloquio di sabato scorso tra Berlusconi e Napolitano al Qurinale, è toccato al sottosegretario Gianni Letta svolgere il ruolo di ‘mediatore’ tra Palazzo Chigi e la presidenza della Repubblica per l’intera giornata di ieri. Il testo della manovra sarà quindi pronto oggi per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

La manovra da 24,9 miliardi consentirà al nostro Paese di scendere sotto il rapporto deficit/Pil del 3% (2,7%, per l’esattezza) nel 2012, così come previsto dal trattato di Maastricht. Si tratta di un menu molto ampio di interventi per 12 miliardi nel 2011 e altrettanti nel 2012: come ha tenuto a precisare il premier Silvio Berlusconi, non si aumenta la pressione fiscale ma si dà una sforbiciata consistente alla spesa pubblica. Nel dettaglio, queste le principali misure del provvedimento che ora approderà al Senato per la prima lettura. La manovra può essere suddivisa in tre parti, il pacchetto fiscale, quello dei tagli e quello per lo sviluppo.

PACCHETTO FISCALE.

– Lotta evasione e Comuni. I Comuni dovranno compartecipare alla lotta all’evasione, introducendo l’obbligo di istituire un Consiglio tributario. L’ammontare della quota spettante ai Comuni dalla lotta all’evasione viene innalzata dal 30 al 33% delle maggiori somme riscosse.

– Case "fantasma". Entro il 31 dicembre 2010 i titolari di fabbricati non censiti, individuati attraverso la mappatura fotografica del territorio, hanno l’obbligo di denunciare l’immobile e farlo accatastare, cosi’ da generare un gettito fiscale (pagheranno infatti un terzo della rendita). Dopo quella data, verra’ attribuita all’immobile una rendita presunta anche in maniera retroattiva.

– Tracciabilita’ dei pagamenti. Si abbassa da 12.500 a 5.000 euro la soglia sopra la quale e’ obbligatorio effettuare i pagamenti di beni o servizi con assegni non trasferibili, bonifici o altre modalita’ di pagamento bancario, postale, o mediante sistemi di pagamento elettronico.

– Fattura telematica. Si rafforza il contrasto e la prevenzione dell’evasione soprattutto in materia di Iva (frodi carosello e false fatturazioni) attraverso l’obbligo di comunicare telematicamente all’Agenzia delle entrate le cessioni di beni e le prestazioni di servizi per importi non inferiori a 3mila euro.

– Accertamento reddito. Nel caso in cui lo scostamento tra il reddito dichiarato dal contribuente e quello determinato presuntivamente superi il 20 per cento (finora 25 per cento), l’Agenzia delle entrate puo’ determinare che quanto speso sia frutto di un maggiore reddito non dichiarato. Il contribuente potra’ comunque fornire tutti gli elementi di prova a proprio favore (dimostrando, per esempio, che le spese siano state sostenute grazie ad eredita’ percepite o vincite al lotto ecc) sia prima sia dopo l’avvio del procedimento di accertamento.

– Tempi sprint per cartelle esattoriali. L’accertamento e l’emissione del ruolo diventano contestuali rendendo piu’ breve il tempo per le contestazioni e i ricorsi.

– No alle imprese "apri e chiudi" e in perdita. Forte stretta da parte dell’Agenzia delle entrate, della Guardia di finanza e dell’Inps nei confronti delle imprese che cessano l’attivita’ entro un anno dalla loro nascita, e che potrebbero essere a particolare rischio di frodi (false fatturazioni o frodi carosello). Vi saranno piu’ controlli ad hoc.

– Codice fiscale non residenti. Per completare l’archivio dei conti correnti, e’ previsto che anche i cittadini non residenti debbano indicare il proprio codice fiscale all’apertura dei rapporti presso un operatore finanziario (per esempio, nel momento in cui si apre un conto corrente).

– Contrasto di interessi. Si tratta degli interessi di chi fornisce e chi usufruisce di prestazioni di servizi o cessione di beni. Per costoro e’ stata prevista una ritenuta a titolo di acconto sui bonifici disposti da coloro che sostengono spese per le quali spettano le detrazioni in dichiarazione dei redditi (per esempio, le ristrutturazioni edilizie che danno diritto alla detrazione del 36% delle spese sostenute).

– Misure sulle compensazioni. Dal 1. gennaio 2011, i crediti relativi alle imposte erariali non potranno piu’ essere compensati in presenza di ruoli erariali per i quali e’ scaduto il termine di pagamento.

– Fondi immobiliari chiusi. Vengono circoscritti ai soli fondi che gestiscono risparmio diffuso. Quelli esistenti possono adeguarsi alle nuove norme pagando un’imposta sostitutiva.

– Controllo sulle prestazioni sociali agevolate. Piu’ efficace il contrasto alla percezione indebita di prestazioni sociali agevolate. Gli enti che erogano le prestazioni (per esempio, le Universita’ o i Comuni per gli asili nido) devono inviare telematicamente all’Inps la dichiarazione sostitutiva presentata dal contribuente che chiede di usufruirne. L’Inps, incrociando i dati con quelli reddituali trasmessi dall’Agenzia delle entrate, e’ in grado di individuare i soggetti che fruiscono indebitamente, in tutto o in parte, delle prestazioni. I trasgressori dovranno versare agli enti interessati quanto dovuto per le prestazioni godute e all’Inps una sanzione che puo’ arrivare fino a 5mila euro.

– Riscossione, tempi piu’ brevi per i giudizi. I ruoli erariali e previdenziali possono essere sospesi dai giudici tributari per un massimo di 150 giorni (e non piu’ – come ora – senza limite temporale) per incentivare la trattazione delle cause, assicurando all’erario la riscossione in tempi brevi.

– Stock option e bonus. Stretta sulle stock option. Dovranno pagare il 10% qualora superano per tre volte la retribuzione.

– Canone piu’ leggero per i pensionati. Viene introdotta, a favore dei pensionati con redditi non superiori a 18 mila euro, la possibilita’ di rateizzare l’imposta dovuta a conguaglio e il pagamento del canone Rai in 11 rate senza interessi.

– Costi della politica. A partire dal 1. gennaio 2011 sono ridotti del 10% gli stipendi dei ministri e dei sottosegretari che non siano membri del Parlamento nazionale e i compensi dei componenti degli organi di autogoverno (Csm, Consigli di presidenza della giustizia amministrativa, contabile, tributaria, militare, consiglio di giustizia della Regione Siciliana) e del Cnel.

– Rimborsi partiti politici. E’ effettuata una riduzione dei rimborsi per le spese elettorali a favore dei partiti politici. Il taglio decorre dal primo rinnovo di Senato, Camera, Parlamento europeo e Consigli regionali.

– Gettoni di presenza. I titolari di cariche elettive che ricoprono anche incarichi conferiti dalle pubbliche amministrazioni, hanno diritto al solo rimborso delle spese sostenute e, ove previsti, i gettoni di presenza non possono superare i 30 euro a seduta.

– Indennita’ consiglieri comunali e provinciali. Non potra’ essere superiore ad un quinto di quella massima del sindaco o del presidente della provincia. Inoltre le indennita’ previste per gli stessi saranno diminuite, per un periodo non inferiore a tre anni, del 3% per i Comuni fino a 15.000 abitanti e per le province fino a 500.000 abitanti, del 7% per Comuni fino a 250.000 abitanti e per le province tra 500.000 e 1.000.000 di abitanti e del 10% per tutti gli altri. Sono esclusi i Comuni con meno di 1.000 abitanti. Nessuna indennita’ o retribuzione possono avere i consiglieri circoscrizionali nonche’ gli amministratori di Comunita’ montane, unioni di Comuni, enti territoriali che gestiscono servizi e funzioni pubbliche.

– Costi dell’amministrazione. Per il triennio 2001-2013 e’ stabilito un taglio del 10% delle dotazioni dei Ministeri. Sono escluse le risorse ordinarie per l’universita’ e quelle destinate all’informatica, alla ricerca e al 5 per mille. Il taglio vale anche a indennita’, compensi, gettoni e altri pagamenti corrisposti dalle Pubbliche amministrazioni.

– Consulenze, formazione, sponsorizzazioni, rappresentanza. Dal 2011, le spese per studi ed incarichi di consulenza sostenute dalle Pubbliche amministrazioni – comprese le autorita’ indipendenti, escluse Universita’, enti e fondazioni di ricerca – vengono ridotte dell’80% rispetto a quelle del 2009.

– Auto blu. Dal 2011 taglio del 20% rispetto alla spesa sostenuta nel 2009 per acquisto, manutenzione e noleggio di vetture di servizio e per l’acquisto di buoni taxi. Il provvedimento riguarda tutta la Pa con l’eccezione di Vigili del fuoco e forze dell’ordine.

– Immobili pubblici. A partire dal 1. gennaio 2011 le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili utilizzati dallo Stato non possono eccedere il 2% del valore dell’immobile. Il taglio non riguarda gli interventi per la sicurezza sui luoghi di lavoro e i beni culturali.

– Enti inutili. Sono soppressi una ventina di enti tra i quali i seguenti enti previdenziali: Ipsema, Ispesl e Ipost. I primi due confluiscono nell’Inail, il terzo nell’Inps. Sono soppressi anche Isae, Eim (Ente italiano montagna) e l’Insean (Istituto nazionale per studi e esperienze di architettura navale) con accorpamento ai ministeri di riferimento. Sono soppressi anche l’Ias (Istituto affari sociali) che confluisce nell’Isfol e l’ Enappsmsad (Ente nazionale di assistenza e previdenza per i pittori e scultori, musicisti, scrittori ed autori drammatici), che confluisce nell’Enpals. Il Comitato per l’intervento nella Sir e’ soppresso dalla data di entrata in vigore del presente decreto. Il relativo patrimonio e’ trasferito a Fintecna.

– Enti inadempienti. Verra’ meno il finanziamento pubblico per circa duecento enti che non hanno risposto alle richieste di informazione inviate nei mesi scorsi per conoscere l’utilizzo dei finanziamenti a carico del bilancio dello Stato.

– Stipendi statali. Congelati, anche per i dirigenti, fino al 2013. Nessun aumento, per il rinnovo del contratto per il biennio 2008-2009, superiore al 3,2%.

– Personale a tempo determinato. Taglio del 50% della spesa 2009 dello Stato per il personale a tempo determinato e per i co.co.co.

– Turn over. L’attuale regime di turn over limitato del personale viene prorogato per due anni. Nulla cambia per l’università.

– Falsi invalidi. Intensificati i controlli (100.000 verifiche nel 2010 e 200.000 per ciascun anno nel 2011 e nel 2012).

– Pensioni. E’ prevista dal 2011 una finestra mobile per le pensioni di vecchiaia, che scatta sei mesi dopo la maturazione dei requisiti (attualmente sono tre mesi). Per i trattamenti di anzianita’ sono confermate a regime due finestre (prima erano quattro) per il pensionamento anticipato.

– Sanita’. La quota di competenza dei grossisti, nella filiera distributiva dell’assistenza farmaceutica territoriale, viene ridotta dal 6,65% al 3,65%. Nessun aumento del ticket.

– Terremoto l’Aquila. Per i lavoratori autonomi, fino al 31 dicembre, e’ sospeso il pagamento dei contributi e dei tributi. Per tutti e’ sospeso il recupero dei tributi e dei contributi che  avverra’, a partire dal 2011, in sessanta rate senza interessi.

PACCHETTO SVILUPPO

– Rifinanziamento opere infrastrutturali. Il programma delle infrastrutture strategiche e il MO.S.E., nel limite massimo di 400 milioni di euro, sono rifinanziati.

– Fiscalita’ di vantaggio per il Sud. Le Regioni del Sud potranno financo azzerare l’Irap per le nuove imprese.

– Attrazione delle imprese europee. Le imprese di Paesi membri dell’Unione europea che avviano iniziative economiche in Italia potranno scegliere il regime tributario di un qualsiasi paese dell’Unione.

– Reti di imprese. Sono attribuiti vantaggi fiscali, amministrativi e finanziari alle aziende appartenenti a reti di imprese riconosciute.

– Zone a burocrazia zero. Possono essere istituite nel Sud zone a burocrazia zero nelle quali le nuove iniziative economiche godono di semplificazioni amministrative: i procedimenti sono conclusi con provvedimento del Prefetto ovvero attraverso meccanismi di silenzio assenso.

– Rientro dei cervelli. Sono previste norme di incentivazione fiscale per i ricercatori residenti all’estero che vengono a svolgere la loro attivita’ in Italia acquistando la residenza fiscale.