Legge di stabilita 2016

Come sapete, la legge di stabilità 2016 è stata approvata definitivamente dal Parlamento lo scorso 22 dicembre. Nel mio ruolo di Delegato per le politiche fiscali di Confcommercio, ho avuto la possibilità di seguire da vicino le fasi che hanno portato al conseguimento di importanti risultati per le nostre imprese. In particolare, sono state accolte nella Manovra finanziaria alcune delle proposte fiscali che abbiamo presentato al Governo nel corso di vari incontri ed alcuni emendamenti che abbiamo presentato durante l’iter parlamentare.

Innanzitutto sono state eliminate le clausole di salvaguardia per il 2016: l’Iva e le accise non verranno aumentate. Questo è un risultato da attribuire totalmente a una lunga e tenace azione politica di Confcommercio. Vorremmo ricordare che se non avessimo eliminato queste clausole, a partire dal 1° gennaio 2016, l’aliquota Iva ordinaria sarebbe passata dal 22% al 24%, e quella ridotta dal 10% al 12%. Dovremo lavorare per il 2017 e il 2018, ma è certamente un grandissimo risultato.

Altro importante risultato conseguito dalla Confederazione è l’incremento della franchigia IRAP per le piccole imprese e i lavoratori autonomi: da 10.500 a 13.000 euro. Con questa misura viene ridotto il carico fiscale su moltissime ditte individuali, società di persone e lavoratori autonomi.

I giovani che vorranno iniziare un’attività commerciale o un lavoro autonomo avranno un nuovo regime fiscale agevolato: è stata accolta la nostra proposta di revisione del regime fiscale dei “contribuenti minimi” facendo innalzare di ulteriori 10.000 euro tutte le soglie di ricavi per accedere al regime agevolato. Pertanto, per i commercianti al dettaglio e all’ingrosso, i ristoratori, i gestori di bar, gli albergatori, la soglia di ricavi per accedere al regime fiscale agevolato è stata elevata dagli attuali 40.000 a 50.000 euro, mentre per i professionisti (anche quelli “non regolamentati”) la soglia di ricavi passa dagli attuali 15.000 a 25.000 euro. Il nuovo regime dei “contribuenti minimi” prevede, per i soggetti che ne possono usufruire, il pagamento di un’unica imposta – pari al 15% del proprio reddito – in sostituzione dell’Irpef, delle addizionali regionale e comunale all’Irpef, dell’Irap e dell’Iva. Dicevamo dei giovani: al reddito di coloro che apriranno una partita Iva nel 2016 verrà applicata, per i primi cinque anni di attività, un’imposta sostitutiva pari al 5% (in luogo di quella del 15%).

Importantissima, poi, la proroga delle agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica, le ristrutturazioni edilizie e il “bonus mobili”. In virtù degli effetti positivi che hanno avuto sull’intera economia nazionale è stata accolta dal Governo la nostra proposta di prorogare anche per il 2016 le agevolazioni fiscali relative agli interventi di ristrutturazione edilizia, compreso il “bonus mobili”, e di riqualificazione energetica nelle medesime misure del 50% e del 65% previste per il 2015.

Nel corso dell’iter parlamentare è stata accolta la nostra proposta di dedurre dall’IRAP il costo del lavoro stagionale, seppure non totalmente ma nella misura del 70%. Ciò consentirà alle nostre imprese, soprattutto a quelle che operano nel Settore del Turismo e che fanno ampio ricorso a lavoratori stagionali, di poter ridurre il proprio carico fiscale.

Nella direzione indicata dalla Confederazione va anche l’aumento della soglia per l’utilizzo del contante da 1.000 a 3.000 euro. Tale misura favorirà, sicuramente, i consumi oltre che l’attività economica delle imprese, soprattutto di quelle transfrontaliere fino ad oggi penalizzate.

Unica nota dolente è il mancato accoglimento della nostra proposta di dedurre totalmente dal reddito d’impresa l’IMU versata sugli immobili strumentali delle imprese, compresi negozi e alberghi.

Donatella Prampolini Manzini
Presidente