Terremoto: Governo troppo vorace

Il Governo ha finalmente prorogato il pagamento dei tributi e dei contributi sospesi all’indomani del terremoto per le imprese dei comuni in cratere, dal 16 al… 20 dicembre! Ben quattro giorni: e il Governo ritiene, in questo modo, di dar fiato a un tessuto produttivo e imprenditoriale sano, operoso, onesto che rappresenta, solo per i comuni reggiani terremotati, il 2% del Pil nazionale, un quarto del Pil della nostra provincia?

Non possiamo considerare questo provvedimento altro che una presa in giro.

Da questa ennesima stangata, si salvano soltanto le imprese che abbiano subito danni alle merci, alle attrezzature o agli immobili, o quelle delocalizzate. Soltanto queste imprese, infatti, potranno beneficiare dell’accesso al finanziamento agevolato per pagare in 24 rate mensili le imposte e i contributi sospesi all’indomani delle scosse.

Confcommercio è fortemente impegnata, sia sul territorio che, soprattutto, a livello nazionale, affinchè siano previsti dei contributi e dei finanziamenti per consentire la rateizzazione delle imposte e dei contributi anche per le imprese che hanno subito un danno economico diretto dal terremoto, come, ad esempio, la perdita di fatturato. Imprese che ad oggi, invece, sanno di dover saldare il conto di quanto sospeso entro il 20 dicembre prossimo: c’è di che far tremare i polsi a non pochi imprenditori. Ma com’è possibile che il Governo non se ne renda conto? Un Governo troppo distratto o troppo vorace: il periodo delle imposte e dei contributi sospesi, infatti, comprende i mesi da giugno a novembre, che corrispondono al periodo di maggior contribuzione nell’arco dell’anno.

Il problema non riguarda solo le imprese, ma tutti i cittadini della zona colpita dal sisma. Anche i lavoratori dipendenti, infatti, si vedranno azzerare le tredicesime dalle trattenute per il pagamento delle imposte e dei contributi arretrati in quanto sospesi, e che ora arrivano a scadenza.

Questo significa un ulteriore aggravio della crisi dei consumi, ulteriore conseguenza negativa dell’intransigenza del Governo, oltretutto in un periodo, quello natalizio, sul quale molte imprese contano.

Si aggiunga, poi, che adesso ripartono anche i mutui, sospesi fino al 30 novembre, e le utenze.

E’ una vergogna che questo territorio, queste imprese, questi lavoratori, un tessuto sociale ed economico serio e laborioso, che contribuisce attivamente ai conti dello Stato e al benessere del Paese, vengano trattati in questo modo. Queste cose non si fanno e, infatti, non sono state fatte prima d’ora: si pensi che per il terremoto de L’Aquila, sono state predisposte 120 rate; altro che 4 giorni di proroga. Non meritiamo questo trattamento.

Non stiamo esasperando i toni: la situazione è veramente drammatica e fuori da ogni logica.

Anna Simonazzi
Confcommercio – Imprese per l’Italia
Reggio Emilia
Responsabile Delegazione di Guastalla