Agenti di commercio: documento politico sindacale al Governo

Gli Agenti di Commercio hanno scritto al Premier Mario Monti: sul tavolo ci sono alcune importanti questioni per la categoria in considerazione dei provvedimenti previsti per il rilancio dell’economia. “L’obiettivo –dice il presidente Fnaarc-Gruppo Agenti e Rappresentanti di commercio di Confcommercio Reggio Emilia, Luigi Davoli- è quello di avviare un tavolo di confronto per approfondire le questioni più urgenti”.

“Pur nella consapevolezza della gravissima crisi che sta attraversando l’Italia –continua Luigi Davoli- e consci dei sacrifici dei quali dovranno farsi carico tutti i cittadini, ci preme sottolineare quanto la grave situazione economica, che ha generato un drastico calo dei consumi col conseguente aumento dei costi per le imprese (dalla fiscalità alla previdenza fino al carburante e alle autostrade), ponga in dubbio la stessa sopravvivenza dell’intero sistema di intermediazione commerciale”.

“E’ bene ricordare –sottolinea il presidente Fnaarc di Reggio Emilia- che la categoria degli Agenti e Rappresentanti di Commercio non è soggetta a rischio di evasione fiscale, costituisce un anello indispensabile della catena distributiva necessaria allo sviluppo dell’economia e rallentarne l’attività è un danno per il Paese, intermedia oltre il 60% del prodotto interno lordo, e utilizza l’automobile come principale strumento di lavoro”.

“In considerazione di queste cose –spiega Luigi Davoli- le richieste si sono concentrate su alcuni aspetti: ristrutturare i parametri degli odierni studi di settore adeguandoli alla realtà economica attuale; ripristinare le agevolazioni previste per gli agenti all’inizio dell’attività; istituire la ‘patente professionale’ anche per gli agenti di commercio come è già riconosciuta per tutti gli altri utenti professionali d6ella strada; introdurre, anche per la nostra categoria, benefici fiscali sul costo del carburante, così come previsto per altre categorie; risolvere l’ormai annoso problema dell’Irap per gli agenti di commercio che, sebbene sia stato recepito a livello europeo stabilendo con chiarezza la totale esenzione per quegli agenti che operano in condizioni di impresa minima, non è ancora stato regolamento nel nostro Paese; infine la deducibilità fiscale dell’autovettura, oggi possibile per gli agenti ma solo entro il limite dell’80% e per un valore massimo pari a 25.000 euro, valore non più appropriato poiché fu fissato nel lontano 1998 a mai più aggiornato, mentre per tutte le altre imprese che facciano uso strumentale dell’autovettura la deducibilità è possibile in forma integrale”.