Limite dei contanti: esentati gli stranieri – Passaggi operativi

A seguito della firma del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 52 del 2 marzo 2012 del Decreto Legge sulle Semplificazioni fiscali, è stato apportato, grazie a un emendamento proposto dalla Confcommercio Imprese per l’Italia, un importante correttivo al divieto dell’uso del contante in misura pari o superiore a 1.000 euro.

In sostanza, con questo provvedimento, gli stranieri extra U.E. non residenti nel territorio italiano sono esentati dal limite introdotto dal Decreto “Salva Italia” e potranno tranquillamente effettuare i loro acquisti in contanti per cifre superiori a 1.000 euro e fino a 15.000 euro.

Si riassumono, di seguito, i PASSAGGI OPERATIVI necessari per l’applicabilità del correttivo.

  • Il Direttore dell’Agenzia delle entrate dovrà emanare entro il 2 aprile (entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto) un provvedimento per stabilire modalità e termini dell’invio (anche telematico) da parte dell’operatore economico di un’apposita comunicazione preventiva (una tantum).
  • Gli operatori economici che intendono avvalersi della deroga dovranno presentare all’Amministrazione finanziaria la comunicazione preventiva.
  • L’operatore economico dovrà acquisire una fotocopia del passaporto del cliente e l’autocertificazione di quest’ultimo, anche al fine di verificare i requisiti della residenza e della cittadinanza.
  • L’esercente dovrà versare su conto corrente il denaro incassato entro il primo giorno feriale successivo all’operazione.
  • Il negoziante dovrà consegnare all’intermediario finanziario copia del passaporto del cliente (cessionario/committente), nonché copia della fattura, ricevuta o scontrino fiscale emesso. Il Decreto non fa riferimento all’autocertificazione rilasciata dal cliente sulla residenza e cittadinanza (pare che l’autocertificazione debba essere trattenuta dall’operatore economico).

Si ricorda, infine, che il Decreto è in vigore e che, comunque, dovrà passare all’esame del Parlamento per la conversione in Legge entro 60 giorni dalla pubblicazione.