
“L’intervento sul commercio non è una liberalizzazione, ma una totale deregulation che ci porterà in un far west dove la qualità del servizio per il cliente rischia di abbassarsi enormemente”, esordisce così il presidente Aurelio Trevisi, al termine di un partecipato incontro allargato del Consiglio del Gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio Reggio Emilia, riunitosi giovedì pomeriggio per affrontare anche il delicato tema delle nuove regole per il commercio. “Proprio per l’assenza di regole –prosegue Aurelio Trevisi- aumenterà anche il rischio di degrado in ampie zone della città e della provincia”.
“In questa situazione -dice il presidente dei Giovani Imprenditori Confcommercio- diventa fondamentale lavorare collettivamente per pervenire a un accordo che unisca commercianti, lavoratori, associazioni di rappresentanza ed enti locali. Segnali incoraggianti di unità di vedute si sono viste in questi giorni da parte di tutti i soggetti. L’obiettivo finale –spiega Aurelio Trevisi- potrebbe essere quello di individuare delle fasce orarie di apertura certe (la libertà di apertura significa anche libertà di chiusura), in cui essere tutti aperti o tutti chiusi”.
“E’ chiaro –precisa il presidente Trevisi- che non si dovrà obbligare nessuno a tenere chiusa la propria attività fuori dalle fasce individuate. E’ impensabile, però, tenere aperto tutti, a tutte le ore, tutte le domeniche e tutte le festività”.
“Il ruolo degli enti locali –aggiunge il presidente Trevisi- è imprescindibile, e non solo per la moral suasion. Pensiamo, per esempio, a quanto sia importante consentire, senza intralciare con provvedimenti restrittivi della circolazione e dell’accesso ai posti auto, la fruibilità delle attività aperte ai cittadini”.