Protocollo quadro Legalità e Sicurezza fra Confcommercio e Ministero Interno

Garantire agli imprenditori del settore un contesto sicuro rispetto alla criminalità organizzata e alla criminalità diffusa sono gli obiettivi del Protocollo Quadro per la legalità e la sicurezza siglato al Viminale tra il Ministero dell’Interno e Confcommercio-Imprese per l’Italia.

"Il protocollo – ha spiegato in conferenza stampa il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni – non solo favorisce la collaborazione tra mondo della produzione e Forze dell’ordine nell’ottica della strategia della cosiddetta ‘sicurezza partecipata’ ma definisce anche l’impegno concreto delle imprese nella gestione e nella valorizzazione dei beni sottratti alla criminalità organizzata". Altro impegno è quello di "individuare strumenti idonei a intercettare fenomeni e reati che restano in larga parte sommersi, come l’estorsione e l’usura, ‘accompagnando’ gli imprenditori nella denuncia e nell’accesso agli aiuti loro riservati".

Per Carlo Sangalli, Presidente nazionale di Confcommercio, "la firma del protocollo è il punto di arrivo di un percorso di collaborazione iniziato da alcuni anni, nella consapevolezza che la legalità e la sicurezza sono un prerequisito fondamentale per uno Stato di diritto e democratico ma anche per lo sviluppo e la crescita. Ora si tratta di individuare prassi, meccanismi, indicatori in grado di contrastare efficacemente le infiltrazioni criminali nelle attività più esposte, ed è significativo che a firmare il primo protocollo attuativo sia proprio la Conftrasporto".

L’impegno per la diffusione della cultura della legalità, la prevenzione delle infiltrazioni mafiose nell’economia, le iniziative per la creazione di un contesto sicuro per gli imprenditori del settore è perseguito da tempo e con determinazione da Confcommercio attraverso un’articolata attività di collaborazione con Istituzioni e Forze dell’ordine realizzata dalla Commissione nazionale Politiche per la Sicurezza e la Legalità di Confcommercio e dalle diverse strutture territoriali e di settore aderenti.

Considerati i cambiamenti del contesto di riferimento, l’emergere di più complesse esigenze di tutela degli imprenditori, di una accresciuta sensibilità e consapevolezza del mondo datoriale e del lavoro autonomo sui temi della sicurezza e della legalità e l’impronta che ha caratterizzato l’operatività e le strategie del Ministero dell’Interno sono maturati i tempi per riportare a unità il lavoro svolto fino ad ora.

Tale momento di sintesi ha trovato attuazione nella firma di questo Protocollo quadro per la Legalità e la Sicurezza fra Confcommercio e Ministero dell’Interno, che costituisce la cornice nella quale possono trovare spazio ed essere inserite le diverse iniziative che su questi temi sono già state avviate o che verranno messe in atto, secondo la declinazione che più rispetta le specifiche esigenze e le peculiarità territoriali o settoriali.

Per questo motivo il Protocollo appena siglato – che si articola su due filoni ugualmente importanti, legalità e sicurezza – è concepito in modo tale da consentire di essere dettagliato attraverso l’adesione di componenti settoriali, territoriali e/o aziendali del sistema confederale – non escludendo l’eventuale successivo coinvolgimento di altri soggetti, istituzionali e non – nelle forme reputate  più idonee, quali specifici Codici etici, Carte dei valori, delibere degli organi, protocolli mirati, etc.