Sicurezza: incontro in Confcommercio con le Forze dell’ordine sulla videosorveglianza antirapina

Ieri, in Confcommercio, incontro coi rappresentanti delle Forze dell’ordine per la verifica tecnica dei requisiti operativi di un sistema di videosorveglianza antirapina per i negozi e i pubblici esercizi.

Nel quadro del protocollo firmato da Confcommercio con la Prefettura di Reggio Emilia lo scorso aprile al fine di mettere a disposizione dei propri associati e delle attività commerciali in genere uno strumento efficace per la propria sicurezza, Real Protection, la società che ha ottenuto il preaccredito nazionale per la fornitura dei servizi relativi al Protocollo videoallarme antirapina firmato da Confcommercio col Ministero dell’Interno, ha incontrato ieri i rappresentanti delle Forze dell’ordine per la verifica tecnica dei requisiti operativi del sistema.

Rinaldo Anesin, direttore commerciale di Real Protection, ha illustrato le caratteristiche tecniche del sistema agli ufficiali, i dirigenti, i funzionari e i tecnici di Carabinieri e Polizia di Stato presenti, guidati dal Maggiore Vittorio Boccia, comandante del Reparto operativo Carabinieri di Reggio Emilia e dal Dottor Dante Panatta, dirigente Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura di Reggio Emilia.

“Il sistema –ha spiegato Rinaldo Anesin- prevede, nei piccoli negozi l’installazione di due telecamere, di cui una sempre all’esterno, e in quelli più grandi di sistemi a 4 o 8 ingressi analogici, digitali o ibridi. Vengono registrati e trasmessi sia il video che l’audio. A garanzia del funzionamento dell’apparato nel momento in cui ve n’è effettivamente bisogno, l’operatività è garantita da un sistema di teledianiosi e di controlli temporizzati”.

“Questo incontro –ha evidenziato il direttore provinciale di Confcommercio Pier Paolo Occhiali– è il primo passo operativo per la realizzazione del sistema di sorveglianza antirapina previsto dal protocollo firmato dalla nostra organizzazione a livello nazionale e provinciale. La logica, al di là dell’installazione del sistema all’interno dei negozi, in particolare quelli più esposti al rischio rapine come farmacie, tabaccherie, distributori di carburante, è garantire maggior sicurezza al territorio. Proprio per questo –ha concluso Pier Paolo Occhiali- Confcommercio ha preso contatto coi quarantacinque Comuni della nostra provincia e con la Camera di commercio perché possano essere stanziati dei contributi a sostegno dello sforzo delle imprese per mettere in sicurezza i propri punti vendita”.