«Negli ultimi anni – commenta Pier Paolo Occhiali, Direttore provinciale di Confcommercio Reggio Emilia – si è raggiunta una complessiva stabilità nella crescita del settore. La positività del dato numerico da sola non è tuttavia sufficiente a tracciare un quadro esaustivo del settore, che richiede un approfondimento di tipo qualitativo che tenga conto della tipologia e del turn over delle attività. L’aumento numerico costante degli esercizi di vicinato, a ben guardare molto contenuto nell’ultimo anno (+1,6%), pur rappresentando un segnale di lieve incremento, non può nascondere le difficoltà che il settore sta ancora oggi vivendo, soprattutto nei centri urbani.»
«I negozi di vicinato – prosegue Pier Paolo Occhiali – sono ancora oggi la spina dorsale del commercio nelle nostre città, rappresentando oltre il 91% del totale degli esercizi commerciali, tra alimentari e non, ma devono far fronte a profondi cambiamenti incorsi nello stile di vita e di consumo. Se è vero che, come ha evidenziato l’indagine presentata dal nostro centro studi regionale Iscom Group, oltre il 50% della popolazione “giovane” (al di sotto dei 49 anni) oggi fa acquisti in internet, dobbiamo chiederci quali politiche è necessario mettere in atto per facilitare e accompagnare lo sviluppo innovativo dei negozi tradizionali, ripensando anche alcune modalità di vendita di beni e servizi.»
Accanto alle nuove tipologie commerciali, particolare attenzione per Confcommercio va rivolta oggi anche alle attività più tradizionali, a partire dai mercati, che rappresentano da sempre un aspetto caratteristico del commercio regionale. La diminuzione delle giornate di mercato evidenziata dal rapporto nel 2008 è un segnale importante del cambiamento all’interno del settore, che deve spingere il mondo politico ed economico a lavorare per la qualificazione e la valorizzazione di questa forma distributiva.
«Oggi – aggiunge il Direttore Occhiali – ci sogno segnali che fanno pensare che si sia ormai prossimi all’uscita da un periodo difficile dal punto di vista dei consumi, che ha interessato da vicino tutti i nostri settori. Tuttavia c’è ancora molto da fare per il futuro. I prossimi saranno anni cruciali per le imprese dei servizi, che vedranno da un lato gli effetti concreti dell’applicazione del nuovo regolamento regionale sui pubblici esercizi, dall’altro il recepimento della direttiva Bolkestein, un provvedimento legislativo di importanza strategica che investe in maniera diretta gli interessi di settore, incidendo in modo rilevante sull’attività e sulla programmazione di molte imprese.»