Il 25 settembre 2009, a Rimini, si è svolto il convegno “Costruiamo la rete degli Osservatori regionali del commercio”, organizzato dall’assessorato al turismo e commercio della Regione Emilia-Romagna. Riportiamo di seguito il comunicato della Regione coi dati presentati. <<Oltre 71mila negozi, un numero di punti vendita per 1000 abitanti superiore a Lombardia e Veneto, e una “dotazione” di supermercati più elevata rispetto alla media nazionale.
E’, in estrema sintesi, il quadro dell’Emilia-Romagna dove, accanto a “super” e “iper”, la Regione s’è impegnata con una serie di stanziamenti per mantenere e qualificare la distribuzione commerciale tradizionale.
I dati sono stati presentati al Gran Hotel di Rimini, in occasione di “Costruiamo la rete degli Osservatori regionali del commercio”, iniziativa del 25 settembre organizzata dall’assessorato al turismo e commercio della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con il Coordinamento delle Regioni in materia di commercio.
“Il convegno è l’occasione per gettare le basi per la costruzione di una rete di Osservatori regionali quali strumenti di comparazione dell’evoluzione della rete distributiva e di misurazione dell’efficacia delle politiche pubbliche nel commercio – ha detto l’assessore regionale al commercio Guido Pasi. Le banche dati costituiscono infatti un patrimonio conoscitivo utile nel momento di valutazione delle politiche di urbanistica commerciale e di definizione delle scelte di sviluppo della rete”.
L´attività dell’Osservatorio regionale del commercio dell’Emilia-Romagna, attraverso indagini quantitative svolte annualmente e analisi qualitative che si concentrano ogni anno su vari aspetti, “consente – ha aggiunto Pasi – di avere un quadro aggiornato della consistenza e della qualità della rete distributiva nelle sue differenti articolazioni. I risultati – ha concluso l’assessore – ci consentono di esprimere un giudizio positivo sul lavoro svolto e l´auspicio che, nel prossimo futuro, la nostra esperienza possa contribuire alla costituzione di una vera e propria rete di Osservatori”.